domenica 3 maggio 2015

Bambino mio - quello che le madri non dicono. Recensione di Ivan Bavuso

  

Quando nel maggio del 2014 ho incontrato per la prima volta Alina Rizzi e l’editore aveva provato a chiederle se voleva che fossi io a presentare il suo libro, dato alle stampe solo un mese prima, in un incontro che doveva ancora essere organizzato, Alina aveva nicchiato. In quel frangente, il libro non lo avevo ancora letto. Avevo letto la quarta di copertina e mi ero fatto un’idea leggendo forse il primo racconto. Il fatto che l’autrice non sembrava troppo entusiasta nel farsi presentare da me, non mi aveva disturbato, ma avevo pensato che l’autrice s’era fatta l’idea che non sarei stato all’altezza di una prima presentazione di Bambino mio -  quello che le madri non dicono. E le cose, in un certo senso, stavano davvero così. Alina mi aveva confidato che stava aspettando la risposta di una presentatrice, una psicologa o qualcosa del genere.